12 SETTEMBRE NON TI TEMO

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Il 12 Settembre per molte scuole Italiane coincide con il Il rientro a scuola dopo le vacanze estive,per molti è un giorno atteso e ricco di sorprese, per altri è un vero e proprio supplizio. Come mai le emozioni di questo giorno sono così forti e contrastanti?

Emozioni tra i banchi di scuola

Il passaggio tra l’ultimo giorno di vacanze e il primo giorno di scuola è difficile da superare in quanto i cambiamenti che si devono affrontare sono tanti e da compiere contemporaneamente. Vengo no riorganizzati ritmi e abitudini che hanno caratterizzato l’estate (l’assenza di sveglie, feste tra amici, serate con il coprifuoco posticipato, giochi d’acqua); ricordi nostalgici dell’estate oppure brutti ricordi dell’anno passato che fanno vivere con ansia e preoccupazione il primo giorno di scuola.

Il pensiero fisso che vive nella mente di tutti quelli che affronteranno un nuovo ciclo di studi è il seguente: “Cosa mi aspetterà?”, “Sarò all’altezza?” sono domande importanti e da non sottovalutare, a cui daremo una risposta nei paragrafi successivi.

I PRIMI PASSI NELLA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria è il primo vero impatto con un’ istituzione totalmente differente da quelle frequentate precedentemente sia per la modalità d’insegnamento che nell’organizzazione della mattinata. Tali cambiamenti sono difficili da affrontare soprattutto quando il bambino è ancora così piccolo e non è in grado di elaborare forti emozioni. In questa situazione delicata intervenite voi genitori e insegnanti:

KEEP CALM

Insegnanti: rendete piacevole il primo giorno di scuola! Conoscete i vostri alunni prima di introdurre il programma scolastico: chiedete come hanno trascorso le vacanze, i propri interessi e soprattutto come si sentono. La prima impressione è importante per loro, se vi dimostrerete aperte e disponibili loro si sentiranno a proprio agio durante le vostre lezioni.

Genitori: provate a tenere un atteggiamento pacato senza farvi prendere dall’agitazione. Per il bambino quel giorno sarete il loro “porto sicuro” di fronte a un mondo e soprattutto a una persona completamente estranea. Ognuno di noi ha paura di qualcuno o qualcosa che non ha mai visto ne provato quindi rimanete presenti in modo attivo per i vostri figli, fin quando vi è concesso.

alunni: É giusto essere agitati per il primo giorno di scuola, ma ricordatevi che non siete soli e considerate questo inizio come una opportunità per conoscere nuovi amici e fare nuove esperienze.

OGNUNO BRILLA DI LUCE PROPRIA

  1. Insegnati: Non paragonate gli studenti tra di loro specialmente in classe. Questi paragoni possono ferire i sentimenti e talvolta lacerare amicizie. Valorizzate le qualità degli alunni e trasformate le loro debolezze in punti di forza.

    Genitori: è opportuno non fare paragoni anche tra fratelli e sorelle. Fortunatamente siamo tutti diversi: con una propria personalità e intelligenza in grado, inoltre, di raggiungere obiettivi con i propri tempi.

    Alunni: È comprensibile il disagio che provate quando vi paragonano ai vostri compagni. Provate a esternare le vostre sensazioni quando assistete a questi discorsi e a esporre la vostra opinione.

    QUANDO IL PIACERE SI UNISCE AL DOVERE

  2. Insegnati: trasmette ai vostri studenti la passione che mettete nel vostro lavoro e in ciò che state spiegando utilizzando diverse tecniche come: lavori di gruppo, attività pratiche così facendo i bambini saranno più invogliati ad ascoltarvi .

    Genitori: Incoraggiate i vostri figli a dare il meglio di loro anche quando ottengono voti insufficienti e non pretendete da loro voti sempre ottimali. La fiducia e l’incoraggiamento nello studio sono elementi che devono sempre essere presenti quando affrontate discorsi di genere scolastico con i vostri figli.

    Alunni: fatevi incuriosire e affascinare da ciò che vi viene spiegato e non fermatevi davanti all’apparenza.

armadietti

L’ADOLESCENZA APPRODA ALLE MEDIE

Le medie, dette anche scuola secondaria di primo grado, sono il periodo di stallo tra l’infanzia e il primo approccio alla vita adulta.

Il significato che viene attribuito all’adolescenza, ossia la fase di crescita che vivono i ragazzi in questo periodo, è “Terra di mezzo” . Tale concetto ha un valore da non sottovalutare in quanto lo stato d’animo di quei ragazzi lo possiamo paragonare al timore e alla vulnerabilità di un naufrago che si trova su un’ isola deserta e non sa come vivere nel territorio conosciuto. In questo caso i genitori, come i professori, devono aiutare il ragazzo a creare dei ponti tra la sua isola e il territorio conosciuto.

Molte persone sono concordi nel dire che il carattere dell’adolescente è prevalentemente scontroso e prepotente: per certi versi è vero, ma tale atteggiamento deriva da un neo ragazzo che molte volte ha paura e prevalentemente non sa come comportarsi con ciò che lo circonda e con ciò che gli sta succedendo fisicamente. Quest’ultimo cambiamento si chiama pubertà.

La collaborazione tra genitore e insegnate, specialmente in questa fase è fondamentale.

NEVER GIVE UP

  1. Professori: non fatevi spaventare da classi particolarmente animate e con poca voglia di lavorare in un clima tranquillo, perché sono queste le sezioni che nascondono adolescenti volenterosi e soprattutto capaci.
  2. Genitori: non demordete davanti a porte in faccia o frasi di pessimo gusto! ricordatevi che mai come adesso i vostri figli hanno bisogno di voi.
  3. Alunni: gli anni delle medie sono i più belli e i più brutti della vostra vita: nuove amicizie, primi amori, nuove esperienze; accompagnate da un corpo che cambia e genitori apprensivi. Affidatevi ai consigli che vi danno le vostre figure di riferimento e non inveite quando fanno una domanda di troppo perché ogni quesito che vi viene chiesto, è un modo indiretto per dirvi che c’è qualcuno che vi è vicino.

AIUTO IL MIO CORPO CAMBIA!

  1. Professori: non sottovalutate la tematica di educazione sessuale e le lezioni di anatomia a scuola, affrontatela in modo serio e dettagliato in modo tale da eliminare ogni dubbio che hanno i ragazzi.
  2. Genitori: create con i vostri figli un momento tranquillo e privato dove potete spiegare con calma e serenità l’evoluzione che subirà il corpo dei vostri figli. Tale argomento non deve essere un tabù anzi deve trasformarsi in un momento di gioia perché segna l’inizio di un nuovo percorso.
  3. Alunni: non spaventatevi di ciò che sta succedendo a voi o ai vostri compagni. Se avete dubbi o perplessità chiedete senza timore a un adulto che può essere un parente o l’insegnante: l’importante è che non vi sentite in imbarazzo.

COLLABORARE

  1. Professori: Organizzare lezioni basate su attività di gruppo è una scelta ottimale, in quanto sviluppa l’intelletto e la capacità di collaborare tra gli studenti. E proprio in queste modalità di lezione che lo studente scopre e mette in pratica nuove abilità che i lavori individuali nascondevano.
  2. Genitori: è importante favorire i lavori di gruppo con i compagni di classe dei vostri figli: non solo possono nascere nuove amicizie ma nuove abilità come: saper organizzare il tempo, essere in grado di dividere i compiti e saper accettare opinioni non condivise. Tutte competenze che servono nella vita di tutti i giorni.
  3. Alunni: i lavori di gruppo sono un occasione per conoscere persone e punti di vista nuovi, quindi non scegliete sempre gli stessi compagni e accettate nuovi membri senza opporvi.

LA BELLEZZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Durante l’ultimo anno di medie agli studenti vengono fatte due domande fondamentali: “Che cosa vuoi fare da grande?” e “che scuola hai deciso di frequentare l’anno prossimo?”.

Tali domande generano ansia nei ragazzi, specialmente se quest’ultimi non hanno ancora le idee chiare. Un modo per sconfiggere l’ansia e aiutare il ragazzo a prendere questa importante decisione è organizzare molteplici open-day o incontri con professori o studenti di licei o istituti. Il confronto con un loro coetaneo o una persona esperta nel settore darà agli studenti ulteriori elementi per prendere una decisione.

Per voi studenti, i 5 anni di superiori saranno i più intensi e formativi in quanto verrete proiettati nel modo del lavoro tramite stage e alternanza scuola–lavoro. Oltre a esperienze sul campo, l’ultimo anno dovrete affrontare l’esame di maturità che ricorda per alcuni aspetti gli esami universitari.

Don’t panic!

  1. Professori: è importante fin da subito illustrare ai ragazzi come sarà organizzato il quinquennio, ricordatevi che non tutti gli studenti arrivano con le idee chiare su cosa faranno in futuro; quindi una buona spiegazione sul programma li potrebbe aiutare a placare il disagio.

    Genitori: non allarmatevi se i primi voti non saranno ottimali, il divario tra scuole medie e superiori è ampio e il livello di difficoltà si alza. Incoraggiate i vostri figli a dare il meglio di loro e ascoltateli se hanno qualche ripensamento.

    Alunni: le superiori sono un grande passo da compiere e la diversità con il ciclo di studi appena concluso si fa sentire. Non arrendetevi davanti alle prime difficoltà o voti insufficienti e ricordatevi che cambiare indirizzo se il vostro non vi piace non è sinonimo di fallimento ma di cambiamento.

MA SARÒ ALL’ALTEZZA?”

La risposta a questa fatidica domanda è si ! Sarete all’altezza. I cambiamenti fanno paura a tutti dai più piccoli ai più grandi ma sono motivo di crescita. Genitori, studenti e insegnanti ricordatevi che questi tre cicli scolastici sono i più belli ed emozionanti della vostra vita sia vissuti da genitori che da figli quindi il 12 Settembre fate un bel respiro godetevi questa magnifica avventura.

Camilla Ghirardi

Volontaria Arciragazzi

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